Da 15 anni Andreas Caminada (41 anni) influenza in maniera determinante la gastronomia svizzera: secondo il portale online OAD il suo ristorante «Schloss Schauenstein» a Fürstenau (GR) è il migliore di tutta Europa. Ma lo chef, decorato con 19 punti Gault Millau e 3 stelle Michelin, è tuttora una fucina di idee: di recente ha ampliato il Boutique-Hotel annesso al ristorante e aperto la «Casa Caminada», dotata di negozio di specialità grigionesi e panificio con forno a legna.

Per visualizzare questo video è necessario accettare i cookie di marketing. Impostazioni cookie

Cosa fa di un piatto un grande piatto?
Un piatto è buono quando si sente che è stato preparato con passione, utilizzando prodotti di qualità.

Qual è il segreto del suo successo?
Punto a uno sviluppo costante, basandomi sul bagaglio di esperienze acquisite negli anni di formazione e peregrinazione. A tal fine sono necessari validi collaboratori, un team motivato e un flusso continuo di nuovi stimoli e ispirazioni.

Sa cucinare piatti di altissimo livello: a cosa aspira ora?
Da quando abbiamo ottenuto 3 stelle Michelin e 19 punti Gault Millau, otto anni fa, mi sento chiedere: qual è il passo successivo? Ci stiamo evolvendo costantemente: abbiamo ampliato Schloss Schauenstein, iniziato a pubblicare una nostra rivista, sviluppato un nuovo concetto gastronomico con i ristoranti IGNIV di St. Moritz e Bad Ragaz e mostriamo ogni settimana videoricette nell’Atelier Caminada. Tutto è in continuo divenire per poter sorprendere ogni volta i nostri ospiti.

andreas-caminada-2

Andreas Caminada

Chef

Nominato due volte «chef dell’anno» da Gault&Millau, il nostro talento è nato il 6 maggio del 1977 a Ilanz. Dal 2003 ha in affitto ed è ‘chef de cuisine’ del ristorante dell’hotel Schloss Schauenstein a Fürstenau che dal 2011 è costantemente sulla lista «The World’s 50 Best Restaurants».

andreas-caminada-1

Atelier Caminada

Clip di ricette offerte da Gault&Millau direttamente dall’atelier Caminada: ogni settimana saranno disponibili nuove, interessanti ricette da gustare ogni giorno o in occasione delle feste.

Oltre al talento culinario, quindi, ci vuole anche molta imprenditorialità?
Ho iniziato la mia attività nel 2003 con quattro collaboratori: essendo tutti indipendenti, l’iniziativa personale era un ­presupposto fondamentale. Ora solo per il ristorante abbiamo 42 collaboratori, che ci consentono di coprire l’attività quotidiana.

A questo livello può ancora cucinare quello che vuole?
Certo, io faccio sempre quello che voglio e non accetto limitazioni, è per questo che sono indipendente. Ho sempre dato molto valore alla libertà di scelta e non ho mai seguito le tendenze: quando tutti gli altri avevano pantaloni blu, io ne indossavo di verdi.

Come si trovano i collaboratori giusti?
È necessario mostrare loro le opportunità, responsabilizzarli, dosare bene la pressione e le aspettative e ripartire il carico. Inoltre all’interno del team deve regnare un’atmosfera positiva, che a sua volta presuppone passione e grande motivazione. Sebbene si tratti di un ruolo di responsabilità, non si può sempre fare il grande chef: bisogna anche dare spazio ai collaboratori e avere fiducia in loro, altrimenti non ci si può aspettare grandi risultati.

Per visualizzare questo video è necessario accettare i cookie di marketing. Impostazioni cookie

Le capita mai di dover far capire chi comanda?
Mi capita di criticare, se necessario, ma sempre in modo costruttivo, aiutando ogni singolo a migliorarsi e facendogli capire a che livello è, cosa gli manca e cosa mi aspetto da lui.

Cosa si aspetta Caminada da Caminada?

Dobbiamo vagliare continuamente nuove possibilità, non solo in campo economico: ­dobbiamo avere la voglia di sperimentare qualcosa di innovativo, di fare un passo avanti. Per questo non ci occupiamo solo di Schloss Schauenstein, ma anche di una rivista, dei ristoranti IGNIV e della fondazione Uccelin per la promozione di talenti. Mia moglie mi aiuta molto, è un partner eccezionale che tiene insieme le fila.

Si fa presto ad abbozzare qualcosa, ma per arrivare in fondo è richiesta molta energia.

andreas-caminada-2
bisogna anche dare spazio ai collaboratori e avere fiducia in loro, altrimenti non ci si può aspettare grandi risultati.
andreas-caminada-3
thema_absenzenmanagement

Gestione delle assenze

Una gestione sistematica delle assenze e delle presenze è un mezzo utile per migliorare efficienza e soddisfazione sul posto di lavoro.

Das erste Mal in der Geschichte des Claims Days: Eine Podiumsdiskussion, moderiert durch den Gesellschaftsarzt Philip Strasser

Coordinare invece che discutere

In occasione del Claims Day 2017, il convegno degli specialisti dedicato all’incapacità di guadagno, si sono riuniti rappresentanti del mondo dell’economia, della medicina e delle istituzioni pubbliche..

L’esperto Swiss Life in materia di gestione

florian-bachmann

Florian Bachmann - Specialista in previdenza e finanza

032-723 18 45, florian.bachmann@swisslife.ch

«Gestione della salute in azienda: questa è la ricetta per team motivati come la squadra dello chef Andreas Caminada. Collaboratori in salute aumentano la produttività e le probabilità di successo». La salute è un fattore decisivo per il rendimento dei collaboratori e la produttività aziendale. Oltre ad analizzare la situazione in azienda, Swiss Life illustra anche come mantenere e promuovere la soddisfazione e il rendimento dei dipendenti. swisslife.ch/gestione-della-salute-in- Azienda

altri siti interessanti

Guida

Faccio fruttare il mio denaro: i dieci migliori consigli in tema d’investimento

Per saperne di più

Persone

Emozione, adrenalina o semplice voglia di rischiare

Per saperne di più

Persone

La Signora del Triathlon

Per saperne di più