Taluni lasciano il proprio Paese per amore, altri perché attirati dall’avventura oppure dal desiderio di fare una fulminante carriera all’estero. Qualunque sia l’obiettivo, le persone che compiono questa scelta sono perlopiù accomunate dal desiderio di vivere in piena libertà di scelta. Sebbene siano numerosi i punti da tenere in considerazione, solo pochi pensano agli aspetti assicurazioni e previdenza. Pianificare in modo attento permette, una volta all’estero, di guardare con tranquillità al proprio futuro finanziario.

Nel corso degli ultimi anni il numero di svizzeri che vivono all’estero è aumentato del 2% circa all’anno. Secondo il Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE) circa l’11% della popolazione svizzera vive all’estero. Sui 788 000 svizzeri residenti all’estero alla fine del 2021 il 64% vive in Europa. Il Paese preferito è la Francia, seguito dalla Germania e dall’Italia

fonte: Dipartimento federale degli affari esteri DFAE

«Quasi 788 000 cittadini svizzeri vivono all’estero. Ogni anno il loro numero aumenta fra il 2-3%».

Spesso in quattro e quattr’otto si decidere di andare a stabilirsi all’estero. Invece di gettarsi a capofitto nei preparativi, è opportuno pianificare con cura il passo, altrimenti il sogno di condurre una bella vita all’estero rischia di sfumare rapidamente. Occorre riservare particolare attenzione alla situazione previdenziale. È, quindi, necessario pianificare tempestivamente, dato che il vostro assicuratore può illustrarvi le soluzioni finanziarie del caso solo fintanto che siete in Svizzera.

Primo pilastro: evitare lacune contributive

Chi vive e lavora in Svizzera paga l’AVS / AI e, quindi, non costituisce unicamente una previdenza per la vecchiaia, ma è tutelato finanziariamente, assieme ai suoi familiari, in caso di decesso o invalidità. Questa copertura viene a mancare dopo il trasferimento all’estero. Per ogni anno di contributi non pagati, più avanti subentrerà una lacuna del 2,3% nella rendita AVS. È, tuttavia, possibile colmare queste lacune contributive.

Copertura, a seconda della situazione e del Paese scelto:

  • Le persone inviate dal datore di lavoro svizzero in uno Stato dell’UE o dell’AELS e che vengono retribuite dal datore di lavoro svizzero continuano a essere assicurate obbligatoriamente in Svizzera. Se il distacco dura più di 24 mesi, il datore di lavoro deve richiedere una proroga.
  • I cittadini svizzeri che si trasferiscono in Paesi dell’UE o dell’AELS (Principato del Liechtenstein, Islanda o Norvegia), sono assicurati mediante il relativo sistema di assicurazione sociale del Paese in cui si stabiliscono.
  • Tutte le altre persone possono, a determinate condizioni, pagare contributi all’assicurazione facoltativa dell’AVS /AI (Cassa svizzera di compensazione) a Ginevra. La relativa domanda dev’essere inoltrata entro un anno dall’espatrio. Inoltre il proponente deve essere stato assicurato per almeno cinque anni consecutivi presso l’AVS / AI. 
  • I pensionati hanno diritto a una rendita se hanno versato almeno un anno di contributi AVS e se si trasferiscono in un Paese che ha una convenzione di sicurezza sociale con la Svizzera. 

Opzione pagamento facoltativo nell’AVS?

Il pagamento facoltativo nell’AVS / AI a Ginevra non è gratuito, per cui la decisione dev’essere ponderata bene. Poiché i contributi cagionano spese amministrative nella misura del 5%, l’AVS / AI facoltativa può, a seconda del Paese, rivelarsi relativamente costosa.

Secondo pilastro: decisiva è l’età

Lo scopo a cui viene destinato il capitale del secondo pilastro in caso di espatrio dipende, in particolare, dal Paese di destinazione e dal regolamento di previdenza. 

Prima del pensionamento

Chi si trasferisce in un Paese al di fuori dell’UE / AELS può percepire l’intero capitale della cassa pensioni. Viene, inoltre, versata solo la parte sovraobbligatoria a chi, nell’UE / AELS, è assicurato contro i rischi di decesso, invalidità e vecchiaia. Il capitale viene, invece, versato su un conto o deposito di libero passaggio e può essere riscosso al più presto cinque anni prima del pensionamento ordinario. 

Data del pensionamento (anticipato)

Presso la maggior parte delle casse pensioni l’età minima fissata per il pensionamento anticipato è di 58 anni. Solo a quel momento è possibile percepire sotto forma di capitale o rendita mensile l’avere della cassa pensioni. A partire da questo momento è irrilevante se la persona vive in Svizzera o all’estero. 

Dopo il pensionamento

Bisogna sapere che la decisione sulla modalità di riscossione (liquidazione in capitale, rendita, forma mista) è irrevocabile. È comunque opportuno contattare la cassa pensioni prima dell’espatrio, dato che ogni istituto ha i suoi regolamenti. Se desiderate un pagamento in contanti completo, dovete inoltre dimostrare di lasciare la Svizzera. 

Prelievo anticipato dal terzo pilastro

Se lasciate la Svizzera potete percepire il vostro avere dal pilastro 3a a prescindere dal Paese in cui intendete stabilirvi. Il versamento dovrebbe venire effettuato solo dopo la notifica della partenza dalla Svizzera e dopo la notifica all’estero. In questo caso, al momento del versamento viene detratta un’imposta alla fonte basata sullo specifico Cantone. Può, pertanto, rivelarsi opportuno trasferire l’avere del pilastro 3a a una fondazione bancaria con sede in un Cantone con un’aliquota bassa. Chi percepisce l’avere di previdenza già prima di partire all’estero, deve dichiararlo al fisco separatamente dall’altro reddito. Un’opzione, questa, di regola più cara dell’imposta alla fonte. 

Fissate un colloquio di consulenza

Prevedete di trasferirvi all’estero e avete domande sulla previdenza o sulle assicurazioni in generale? I nostri specialisti in previdenza e finanza sono lieti di affiancarvi nell’analisi della vostra situazione individuale, così da illustrarvi soluzioni praticabili e dare, così, vita al vostro sogno.

altri siti interessanti

Guida

Conto di libero passaggio

Per saperne di più

Persone

«Per me ciò che conta è la tranquillità finanziaria, non la ricchezza materiale»

Per saperne di più

Guida

Rendita o capitale

Per saperne di più