«Qualcuno che dipende dalla politica non sarà mai un buon politico»

I giovani tornano in piazza per esprimere con voce forte e chiara le proprie rivendicazioni. Ne è un esempio il movimento Friday for Future. Questo rallegra anche l’autore e cabarettista svizzero Bänz Friedli, che a proposito del rinascimento dei giovani politici ha scritto: «Questi giovani sono in grado di incassare e distribuire colpi. Sono capaci di lanciarsi in dibattiti. E quando criticano la generazione dei genitori, dovremmo guardarci bene dal considerarli sfrontati. Se “educazione” significa arresto, addirittura regressione, allora abbiamo bisogno di giovani sfrontati. Potranno sembrare sfacciati, ma non sono impertinenti. Potranno sembrare insolenti, ma non sono spudorati. Spesso utopici, ma mai illusori. Questi ragazzi non mollano. Dedicano tutto il tempo libero alla loro causa, si fanno eleggere in seno a organi. E proseguono il discorso di cui ormai mi sono stancato».

Nel 2018 è stato il volto della campagna «No Billag» nella Svizzera romanda, attualmente partecipa alla raccolta di firme dei giovani PLR per l’Iniziativa sulle pensioni che intende innalzare l’età di pensionamento a 66 anni per poi seguire l’evoluzione della speranza di vita. Jutzet: «Trascorro i miei fine settimana in strada per convincere le persone. La raccolta di 100 000 firme è una vera e propria avventura!» L’impegno politico è particolarmente importante per i giovani «perché siamo interessati dalle decisioni odierne più a lungo». Se la nostra generazione non esprime il suo malcontento di dover pagare per tutta la vita per un sistema pensionistico che non è finanziato in modo sostenibile, nessun altro lo farà!» La sua funzione nel Consiglio comunale di Rochefort, afferma Jutzet, «non è molto impegnativa», ma il ruolo di vicepresidente dei GLRS rappresenta una sfida: «Dato che sono politicamente attivo nella Svizzera romanda e sto studiando a San Gallo, trascorro molto tempo in treno o al telefono». Verrà, tuttavia, il giorno in cui abbandonerà la politica: «Qualcuno che dipende dalla politica non sarà mai un buon politico. Si dice che bisogna sapere come servire e come scomparire, perché nessuno è insostituibile. Sono d’accordo.»

35 anni fa l’autore e cabarettista Bänz Friedli ha dato il buon esempio: come più giovane consigliere comunale è entrato a far parte del potere esecutivo di un Comune bernese. Oggi i giovani – parola chiave crisi climatica – scendono di nuovo in piazza e si impegnano maggiormente nella politica. Giovedì potete leggere l’intervista a Laura Hartmann, giovane politica zurighese.