Accudire i figli, esserci per loro: un compito bellissimo. Ciononostante spesso questo va a scapito della previdenza professionale. Per questo motivo i futuri genitori dovrebbero riflettere per tempo e godere così anche in futuro della loro libertà finanziaria e continuare a pianificare la loro vita in piena libertà di scelta.
Meno salario = meno avere di vecchiaia
Molti futuri o neo genitori pensano all’eventualità di ridurre le ore di lavoro. Uno studio di Swiss Life del 2019 mostra che la stragrande maggioranza dei genitori svizzeri, ovvero il 92%, preferirebbe un part time. Con questa scelta sperano di trovare il miglior equilibrio possibile tra il lavoro, la cura dei figli e la cura della casa.
Ma attenzione: quando uno dei genitori, o entrambi, riducono il proprio grado d’occupazione, ci sono ripercussioni dirette sulla previdenza per la vecchiaia. La riduzione delle ore di lavoro si accompagna alla riduzione delle prestazioni di previdenza. Di conseguenza l’avere di vecchiaia e le prestazioni della pensione si riducono.
Esistono comunque soluzioni per poter guardare al proprio futuro finanziario in tranquillità, ad esempio con un acquisto nella cassa pensioni. In questo modo è possibile colmare la lacuna previdenziale. Una soluzione su cui vale la pena puntare: la somma investita, infatti, è deducibile al 100% dalle imposte! Il pilastro 3a offre un’ulteriore possibilità, permettendo di risparmiare, oltre che per la vecchiaia, anche per i casi d’incapacità di guadagno e di decesso.
Se però uno dei genitori rinuncia a esercitare l’attività lucrativa per accudire i figli, dovrà mettere in conto conseguenze di ordine finanziario. Nella terza età, in caso d’invalidità o di decesso solo il primo pilastro versa prestazioni, per esempio sotto forma di rendita AVS o AI. In tal caso risulta provvidenziale l’eventuale capitale di libero passaggio del secondo pilastro, depositato al momento in cui la persona si ritira dalla vita professionale.
Vantaggi per chi riprende a lavorare
In caso di ripresa dell’attività lucrativa, l’attuale capitale di libero passaggio dev’essere versato alla cassa pensioni del nuovo datore di lavoro. È il momento di verificare la situazione assicurativa e, se necessario, di adeguarla. Un ritocco può essere fatto a livello di rendita in caso d’incapacità di guadagno oppure di copertura dell’infortunio nell’assicurazione contro le malattie (di cui ormai si fa carico il nuovo datore di lavoro).
Situazione ancora più difficile per i single con figli
Crescere i figli da soli può essere complicato. A ciò si aggiunge la difficoltà, in particolare se il budget è limitato, di godere di una buona copertura assicurativa e di riuscire a risparmiare per la terza età. Un piano di risparmio previdenziale dettagliato offre la sicurezza necessaria, definendo forma e ammontare dell’investimento, in considerazione anche di rischi quali l’invalidità e il decesso.
Com’è disciplinata la pausa maternità
Se, al momento del parto, la madre è impiegata, il congedo di maternità non influisce sulla previdenza professionale. Essa, infatti, riceve una retribuzione sostitutiva sotto forma di indennità di perdita di guadagno (IPG) o di indennità di maternità (IM). Rimane inoltre assicurata nel secondo pilastro e può contare sulle prestazioni della cassa pensioni. I figli sono coassicurati tramite AVS / AI e cassa pensioni dei genitori.
Se uno dei genitori diventa invalido, viene versata una rendita per i figli. In caso di decesso, i discendenti ricevono una rendita per orfani. Ai figli spettano specifiche prestazioni, per cui altre assicurazioni risultano in parte superflue. Ma attenzione: il bambino non dispone di una buona copertura assicurativa in caso d’invalidità. Al momento di pensare alla previdenza, i genitori dovrebbero sempre tener ben presente questo rischio, provvedendo ad assicurarlo a titolo suppletivo.
Calcolatore part time
Anche a voi piacerebbe un lavoro part time? Verificate in modo semplice e veloce quali sono le conseguenze di una riduzione del grado di occupazione per il vostro budget e la cura dei figli.