Swiss Life negli anni a venire intende impegnarsi nella discussione pubblica riguardo alla tematica del "vivere più a lungo e secondo le proprie scelte". Questo obiettivo aziendale a lungo termine rientra nella strategia "Swiss Life 2018". Uno studio dimostra la necessità del dialogo: gran parte della popolazione in Svizzera, Francia, Germania e Austria ha un'immagine negativa della longevità. A livello personale gli intervistati riconoscono, tuttavia, anche gli aspetti positivi di una vita più lunga. È indubbio l'aspetto fondamentale nella terza età: il 91% delle persone intervistate accorda notevole importanza all'indipendenza.

Patrick Frost, presidente della direzione del gruppo SwissLife, si spiega così la grande importanza della tematica: "Le conseguenze sociali ed economiche della longevità vengono sottovalutate in pressoché tutti gli ambiti della vita. Una situazione che deve cambiare, perché l'essere umano ha un fondamentale bisogno di vivere secondo le proprie scelte e in modo dignitoso fino in terza età." Il gruppo Swiss Life intende occuparsi della tematica e fornire impulsi per una discussione pubblica. Apre il dibattito uno studio dell'Economist Intelligence Unit sulla tematica del "vivere più a lungo e secondo le proprie scelte", svolto su incarico di Swiss Life in Germania, Francia, Austria e Svizzera. I risultati del sondaggio rispecchiano la necessità d'intervento, sia in materia di modelli di comportamento di individui che sotto il profilo politico e sociale.

Prevale l'immagine negativa della longevità

Il 47% degli intervistati in Germania, Francia, Austria e Svizzera afferma che il proprio Paese non è ben preparato a sostenere la pressione che una popolazione più anziana eserciterà sul sistema sanitario. Il 48% ha lo stesso timore in relazione ai servizi sociali e un buon 50% ritiene che il proprio governo non sia pronto ad affrontare l'imminente aumento dei costi pensionistici. Anche la longevità maggiore è spesso ritenuta un problema piuttosto che un'opportunità. Il 42%, infatti, sostiene che sia una notevole fonte di problemi per la società, mentre solo il 31% la reputa un beneficio piuttosto che un problema. Tuttavia, i dati del sondaggio nascondono importanti differenze nazionali. In Francia il 43% degli intervistati afferma che l'aumento della speranza di vita è generalmente considerato un beneficio per la società. In Svizzera, Germania e Austria è vero il contrario: mentre il 51% reputa l'evoluzione come uno sviluppo negativo, solo il 23% ha risposto che la longevità è dipinta positivamente.

La libertà di scelta, il grande desiderio

Il sondaggio mostra chiaramente che notevole importanza viene accordata alla possibilità di vivere in maniera autonoma e secondo le proprie scelte anche in terza età. La stragrande maggioranza degli intervistati afferma che mantenere la propria indipendenza è estremamente (73%) o molto (18%) importante. Il 91% delle persone intervistate nei quattro Paesi accorda notevole importanza al mantenimento della propria indipendenza nella terza età. Il 78% degli intervistati indica la salute fisica come una delle tre prerogative per avere un controllo adeguato sulla propria vita. Seguono, con il 73%, la salute mentale e poi i mezzi finanziari. Riguardo a quest'ultimo punto, il gruppo di persone d'età compresa tra i 35 e i 65 anni conferisce maggior valore al denaro (58%) rispetto alle persone sopra i 65anni (47%).

Gli aspetti positivi di una vita più lunga: hobby, indipendenza e rapporti sociali

Quando agli intervistati è stato chiesto che cosa apprezzano / apprezzeranno di più della vecchiaia, il 65% ha risposto la possibilità di dedicarsi ai propri hobby e svaghi preferiti, il 58% la maggiore indipendenza ("più controllo sul proprio tempo") e il 58% la possibilità di viaggiare. Interpellati sui rapporti sociali, il 53% degli intervistati afferma che il beneficio più significativo per la società consiste nelle relazioni familiari più estese, che nascono dalla contemporanea presenza di più generazioni in grado di trascorrere insieme più anni. Un ulteriore vantaggio sociale citato è il rafforzamento della società civile, perché gli anziani tendono di più a fare volontariato e a essere politicamente attivi (46%). Il 44% degli intervistati vede nel maggior contatto con familiari e amici uno dei maggiori benefici personali del vivere più a lungo.

Anziani svizzeri: bisogno di autorealizzazione, preoccupazione per lo spazio abitativo

Rispetto ai Paesi limitrofi intervistati Germania, Francia e Austria la Svizzera punta maggiormente su istruzione e accesso all'informazione nella terza età. Questo atteggiamento è diffuso soprattutto tra gli over 65. Nella vecchiaia gli svizzeri tendono a concentrarsi maggiormente su obiettivi di realizzazione personale, ciò che è spiegabile con un PIL pro capite più elevato. Tuttavia, il rovescio della medaglia di un reddito relativamente elevato si esplica nello spazio abitativo. Infatti, gli svizzeri tendono a preoccuparsi dell'accesso agli alloggi più degli intervistati negli altri tre Paesi (24% contro 13%).

Necessario un senso di responsabilità collettivo

Le risposte degli intervistati alla domanda chi dovrebbe in primo luogo sostenere i costi pensionistici nelle società che stanno registrando un crescente invecchiamento demografico differiscono molto da nazione a nazione. In Austria e in Germania la maggioranza ha risposto il governo (rispettivamente 85% e 76%), seguito dal singolo individuo, ma con un notevole distacco (47% e 45%). In Francia e in Svizzera, invece, si tende a considerare il singolo pensionato come il principale responsabile (rispettivamente 61% e 63%), ma quasi alla pari del governo (59% e 61%), segno che i due Paesi vedono questi tipi di costi come un onere collettivo.

Christian Pfister, responsabile della comunicazione del gruppo Swiss Life, afferma: "In veste di impresa desideriamo contribuire a un dialogo aperto sui cambiamenti e sulle possibilità sociali che derivano da una longevità maggiore. Pertanto, la libertà di scelta e la responsabilità personale svolgono un ruolo fondamentale per le persone. Reagire oggi alle sfide demografiche è anche una questione di lealtà rispetto alle generazioni future."

Informazioni sul sondaggio

L'Economist Intelligence Unit, sponsorizzato da SwissLife, ha condotto tra dicembre 2015 e gennaio 2016 un sondaggio sulla "vita più lunga e secondo le proprie scelte". Sono state intervistate 1265persone in Germania (39% del totale), Francia (36%), Austria (16%), e Svizzera (9%). Il gruppo di intervistati è diviso quasi equamente tra persone di età compresa tra 35 e 65anni (52%) e persone di oltre 65anni (48%), e tra uomini (53%) e donne (47%). Gran parte degli intervistati si colloca a metà dello spettro economico: il 68% ritiene di rientrare tra il 25° e il 75° percentile di reddito nel proprio Paese.

Un riepilogo dettagliato sui risultati del sondaggio è reperibile qui: www.swisslife.com/hub/risultati

Informazioni su Swiss Life Content Hub

Il gruppo Swiss Life sostiene le persone nella pianificazione di una vita più lunga e secondo le proprie scelte, affinché possano guardare con fiducia al futuro. Questo obiettivo aziendale a lungo termine rientra nella strategia "SwissLife 2018" presentata nel novembre 2015. Negli anni a venire il gruppo SwissLife intende impegnarsi, affinché "vivere più a lungo, vivere le proprie scelte" diventi un tema di dibattito pubblico. Su SwissLifeContentHub sono reperibili articoli, interviste, contributi blog e altro sull'argomento "vivere più a lungo, vivere le proprie scelte". Il Content Hub viene aggiornato regolarmente.

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Film "Cosa conta davvero nella vita"

In circa tre minuti, i protagonisti – dal bimbo di tre anni all'anziana di 103 anni – svelano allo spettatore una visione toccante degli aspetti importanti della vita. Cosa significa per loro vivere secondo le proprie scelte? Cosa si augurano per il presente e per il futuro? Con questo film, il gruppo Swiss Life intende mostrare quanto siano individuali le idee di una vita più lunga e secondo le proprie scelte.

  Cosa conta davvero nella vita

Filmato aziendale "Un viaggio attraverso il gruppo Swiss Life"

L'avvincente filmato informativo di tre minuti offre una panoramica dell'intero gruppo Swiss Life, dei suoi mercati e dei prodotti e servizi. Il filmato è stato girato in stop-motion: pertanto, sono state riprese oltre 2 000 singole immagini successivamente riunite in un filmato. La tecnica ludica permette un viaggio non convenzionale attraverso la nostra impresa.

   Un viaggio attraverso il gruppo Swiss Life

Su gruppo Swiss Life

Il gruppo Swiss Life è un primario offerente di soluzioni previdenziali e finanziarie globali a livello europeo. Nei mercati principali Svizzera, Francia e Germania, Swiss Life, tramite i propri agenti nonché vari partner di vendita (broker e banche), offre alla sua clientela privata e aziendale una consulenza completa e individuale e un'ampia gamma di prodotti propri e di partner.

I consulenti di Swiss Life Select, Tecis, Horbach, Deutsche Proventus e Chase de Vere selezionano sul mercato i prodotti adeguati per i clienti, secondo l'approccio Best Select. Swiss Life Asset Managers offre a investitori istituzionali e privati accesso a soluzioni d'investimento e di gestione patrimoniale. Swiss Life assiste sia gruppi multinazionali, con soluzioni di previdenza a favore del personale, sia clienti privati benestanti, con prodotti di previdenza strutturati.

La Swiss Life Holding SA, con sede a Zurigo, trae le sue origini dalla Società svizzera di Assicurazioni generali sulla vita dell'uomo fondata nel 1857. L'azione della Swiss Life Holding SA è quotata allo SIX Swiss Exchange (SLHN). Fanno parte del gruppo Swiss Life anche le due controllate Livit e Corpus Sireo. Il gruppo dà lavoro a circa 7600 fra collaboratrici e collaboratori e a circa 4600 consulenti finanziari titolari di licenza.