Oltre un terzo delle persone esercitanti un’attività lucrativa in Svizzera svolge un lavoro a tempo parziale, poiché nella maggior parte dei casi si occupa dell’educazione dei figli, ha obblighi familiari e segue corsi di perfezionamento professionali. Sono in pochi a pensare alla previdenza. Un atteggiamento che può avere gravi conseguenze nella terza età. Tuttavia, chi tiene conto di alcuni punti, può guardare con tranquillità al futuro finanziario, pur svolgendo un lavoro part-time.

In Svizzera il 59% delle donne e il 18% degli uomini svolgono un lavoro a tempo parziale (fonte: UST 2017). Complessivamente si tratta di 1,7 milioni di persone. I motivi alla base del lavoro part-time differiscono a seconda del sesso. Per quanto riguarda le donne, il motivo principale è la cura dei figli (26,5%), seguita dagli obblighi familiari (21,8%), mentre per gli uomini si collocano in primo piano la formazione e gli studi (17,5%). È, tuttavia, in aumento la percentuale di uomini che compiono questo passo per dedicarsi alla cura dei figli (6,1%) e agli obblighi familiari (6,3%).

Validi argomenti a favore del lavoro part-time

I vantaggi del lavoro a tempo parziale sono palesi: più tempo da dedicare a se stessi e alla famiglia, continuando a far parte del mondo del lavoro; inoltre volendo riprendere un’attività a tempo pieno si è agevolati rispetto a coloro che non hanno più lavorato per diversi anni. Inoltre, il part-time significa che il denaro continua a confluire nella previdenza e che si genera solo una piccola lacuna – sempre che il grado di occupazione corrisponda almeno al 60%.

L’opzione del tempo parziale si rivela ideale in particolare per le madri. Accanto alla famiglia si ritrovano a gestire anche una sfida professionale; ciò rafforza l’autocoscienza tenendo aperte le possibilità di carriera. Inoltre, non vi è alcuna dipendenza dal partner, in quanto entrambi contribuiscono al reddito. Ormai sempre più coppie riducono il grado di occupazione e condividono la responsabilità di educare i figli. Entrambi possono, così, avere più tempo da trascorrere con la famiglia.

Ripercussioni sulla previdenza

Il passaggio all’attività a tempo parziale è una decisione da valutare bene, poiché ci sono alcuni aspetti di cui tener conto. Un grado di occupazione ridotto implica, ad esempio, meno contributi versati all’AVS, ciò che significa meno prestazioni nella terza età o in caso d’invalidità.

Con un reddito inferiore a 21 330 franchi i contributi CP decadono addirittura (situazione 2018). Il risultato? Nella terza età verrà versata solo la rendita minima AVS di 1 175 franchi, che non soddisfa nemmeno il minimo vitale. Al fine di raggiungere il reddito minimo per la cassa pensioni è opportuno un grado di occupazione di almeno il 60%.

Per le coppie non sposate sussiste inoltre lo svantaggio che, in caso di separazione, i contributi della cassa pensioni non vengono suddivisi. Il partner che non percepisce o che percepisce un reddito basso fruisce, quindi, di una rendita esigua. In questo caso si rivela opportuno un contratto di concubinato che fissa per tempo la situazione reddituale in caso di separazione.

Qui di seguito alcuni suggerimenti che vi permetteranno di fruire di una buona previdenza nella terza età anche svolgendo un lavoro a tempo parziale.

Calcolatore part time

Potete permettervi di lavorare part time? Scopritelo – in modo semplice e con pochi clic.

Consigli sulla previdenza 

  • Non optate per un grado di occupazione inferiore al 60%.
  • Pianificate un importo fisso mensile per la previdenza per la vecchiaia.
  • Ordinate un estratto AVS – se dovesse presentare lacune, potrete colmarle con effetto retroattivo fino a cinque anni.
  • Verificate l’acquisto nella cassa pensioni.
  • Effettuate versamenti regolari nel terzo pilastro.
  • Avvaletevi di una consulenza sulla vostra situazione previdenziale.

Consigli specifici per le coppie non sposate

  • Concludete un contratto di concubinato.
  • Notificate alla cassa pensioni il vostro rapporto di convivenza.
  • Tutelate il vostro partner con un’assicurazione sulla vita.

Il lavoro a tempo parziale cela numerosi rischi in ambito previdenziale. Chi non li trascura e affronta la propria previdenza in piena libertà di scelta, non deve preoccuparsi per il proprio futuro finanziario.

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