Viviamo sempre più a lungo e il rapporto di dipendenza delle persone anziane in Svizzera aumenta. Significa anche che lavoriamo più a lungo? Volevamo scoprire chi lo farebbe. Da «Assolutamente no» a «Devo farlo»: così hanno risposto le persone al nostro sondaggio tra i passanti.
«Riesci a immaginare di continuare a lavorare anche dopo l’età pensionabile?» Lo abbiamo chiesto
alle passanti e ai passanti di Berna. Il nuovo studio di Swiss Life «Lunga
vita al lavoro?» evidenzia che un quarto della popolazione svizzera continua a
svolgere un’attività retribuita dopo l’età di riferimento.
Viviamo più a lungo. Lavoriamo anche più a lungo?
La speranza di vita in Svizzera non è mai stata così elevata come nel 2023. E la tendenza è al rialzo: secondo calcoli ipotetici, nel 2050 i 65enni vivranno circa tre anni in più rispetto a oggi. Il rapporto di dipendenza degli anziani, ossia il rapporto tra le persone in età pensionabile e quelle in età lavorativa, aumenta di conseguenza. Ciò rappresenta una sfida per la previdenza per la vecchiaia.
Attività di cura e impegno in età pensionabile
Contrariamente a quanto spesso si pensa, questo tasso di partecipazione al mercato del lavoro in età pensionabile non ha a che fare principalmente con le necessità finanziarie. La motivazione principale è la passione per il lavoro. Ma pensionate e pensionati svolgono anche lavoro non retribuito: che si tratti della cura di persone a carico, della cura dei nipoti o dell’impegno in un’associazione. Anche in questo caso il sondaggio tra i passanti ha evidenziato che le opinioni si dividono.






Lunga vita al lavoro?
Cifre, fatti e propositi riguardo al lavoro in età pensionabile. Per più informazioni cliccare qui.



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