Che siano installate presso ingressi di edifici, garage o strade private: oggi per molte persone le videocamere fanno parte dell’equipaggiamento di sicurezza. Tuttavia, quando i soggetti ripresi possono essere identificati, subentra il diritto sulla protezione dei dati. Dalla revisione della Legge federale sulla protezione dei dati del 2023 si applicano disposizioni più severe. Qui scoprirete a cosa devono prestare attenzione i privati nell'installazione e nell'utilizzo di sistemi di videosorveglianza.
1. Le riprese devono limitarsi alla propria proprietà
La videocamera può riprendere esclusivamente l’area privata, ad esempio l’ingresso, il garage o il giardino. Riprendere gli spazi pubblici (p.es. marciapiedi) e i terreni confinanti è vietato. Assicuratevi che la videocamera sia orientata in modo tale da evitare la registrazione di aree non ammesse.
2. Il presupposto è un bisogno di protezione valido
La sorveglianza deve avere uno scopo concreto, ad esempio la prevenzione dei furti con scasso, la protezione dai pericoli o la protezione della proprietà. Montare una videocamera solo per curiosità o per spiare i vicini non è ammesso e può comportare conseguenze legali.
3. Verificare la proporzionalità e prendere in considerazione alternative
Non tutte le presunte minacce giustificano una videosorveglianza. In molti casi sono preferibili soluzioni meno invasive come rilevatori di movimento o impianti di allarme. Verificate se il grado di sicurezza desiderato può essere raggiunto anche con misure alternative.
4. La trasparenza è d’obbligo
Ogni sorveglianza deve essere comunicata apertamente. È obbligatorio apporre un cartello ben visibile, di preferenza all’entrata dell’area sorvegliata. Per gli immobili utilizzati in comune o in caso di proprietà per piani è necessario anche il consenso delle altre parti.
5. Limitare rigorosamente l’accesso alle registrazioni
L’accesso ai dati video può essere concesso solo a persone selezionate. Le registrazioni devono essere salvate in modo sicuro. I monitor e i sistemi di memorizzazione non devono essere accessibili a terzi. Chi tratta i dati dovrebbe conoscere gli obblighi in materia di protezione dei dati.
6. Memorizzazione solo in casi eccezionali
Le trasmissioni in diretta sono consentite solo in caso di necessità impellente (p.es. in caso di oggetto ad alto rischio). Altrimenti vale quanto segue: le registrazioni possono essere analizzate solo nel caso di un evento concreto. I dati devono essere cancellati entro breve tempo, di regola al più tardi dopo 72 ore.
7. Pubblicazione vietata, salvo autorizzazione
Le riprese video non devono mai essere pubblicate senza il consenso delle persone interessate. In caso di sospetto di reato occorre informare la polizia o la procura pubblica. Chi pubblica video di sorveglianza online rischia azioni legali per lesione della personalità.
Cosa significa ciò per chi possiede una casa o un appartamento?
Nella maggior parte dei casi per installare una videocamera presso la propria proprietà non è necessaria un’autorizzazione. Tuttavia, la decisione di impiegare questo tipo di sistemi, e dove, è da ponderare con attenzione. Una videocamera può spaventare, certo, ma non sostituisce le misure di sicurezza attive. Un approccio responsabile alla tecnologia e alla privacy è fondamentale, anche in casa propria.
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