Ereditare un immobile può creare dei problemi. Per evitare controversie tra gli eredi si farebbe bene a sistemare le cose il prima possibile. Il blog di Immopulse dà alcuni consigli e indicazioni su come risolvere la questione sul piano finanziario e contrattuale e nel modo migliore per tutti gli eredi.

Se una casa o un appartamento deve essere suddiviso tra diversi eredi, la situazione può diventare molto complicata. Il primo aspetto da chiarire è la stima del valore dell’immobile. Questo è presto fatto tramite una valutazione professionale. Ma poi sorge la domanda fondamentale: a chi spetta quale quota? Si vuole veramente tenere l’immobile?  Al riguardo esistono diverse possibilità per trovare un accordo tra gli eredi.

Ereditare un immobile: vendita

A prima vista il modo più semplice per dividere un immobile consiste nella vendita e nella suddivisione del ricavato tra gli aventi diritto all’eredità. Ciò presuppone tuttavia la disponibilità di tutti a separarsi dalla casa, eventualmente abitata da decenni, e dal suo valore emotivo. Il disbrigo della vendita tramite un agente immobiliare conviene per vari motivi: innanzitutto è in grado di valutare al meglio il valore dell’immobile, in secondo luogo conosce la situazione del mercato e in terzo luogo non è coinvolto a livello emotivo.

Ereditare un immobile: locazione

Una comunione ereditaria non è necessariamente tenuta a suddividere un immobile ma può anche utilizzarlo come proprietà comune affittandolo. Il reddito locativo serve quindi alla manutenzione dell’immobile. Il resto viene suddiviso tra gli eredi. Di regola non ha importanza se il locatario fa parte  della famiglia o meno.

Le comunioni ereditarie sono spesso strutture complesse che richiedono l’unanimità per tutte le decisioni
riguardanti l’immobile. La soluzione migliore è disciplinare contrattualmente i rapporti di proprietà e la loro autenticazione. Spesso come forma giuridica si sceglie la società semplice. In caso di divergenze costituisce un vantaggio, perché esistono chiare disposizioni legali. Tuttavia, non appena con l’eredità subentra un’attività professionale, non bisogna dimenticare che cambiano anche le condizioni fiscali.

Ereditare un immobile: versamento

Se uno degli eredi rileva l’immobile, dovrà versare agli altri la quota loro spettante. Se un immobile, p.es., ha un valore di 900 000 franchi e ci sono tre aventi diritto alla successione, 300 000 franchi dovranno essere versati a ciascuno degli agli eredi. Naturalmente questo importo può essere apportato tramite un’ipoteca gravante sulla casa, se la banca confermerà la sostenibilità dell’ipoteca. Per ridurre l’ipoteca vi è anche la possibilità che le altre persone aventi diritto all’eredità concedano una parte della loro quota sotto forma di prestito da remunerare e da rimborsare entro un lasso di tempo definito in precedenza. Tuttavia, ciò
premette un buon rapporto tra i membri della comunione ereditaria.

Qualunque sia la soluzione in caso di eredità: la consulenza da parte di professionisti immobiliari di comprovata esperienza semplifica molte cose ed evita di commettere degli errori.

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