Possedere una casa propria rimane il sogno di molti. Come si presenta, tuttavia, la situazione nella terza età? L’abitazione propria può fungere da previdenza per la vecchiaia? Il blog di Immopulse affronta la questione.
Ufficialmente non esiste un quarto pilastro. Ciononostante, un’abitazione propria può contribuire in parte alla previdenza per la vecchiaia. Il fatto che il secondo e il terzo pilastro possano essere prelevati per l’acquisto di un’abitazione propria induce a pensare che anche lo Stato approvi un quarto pilastro. Ma come
funge esattamente da investimento la proprietà abitativa?
- L’esperienza insegna che gli immobili aumentano di valore nel tempo e che offrono protezione
dall’inflazione. - Gli immobili riducono i costi d’abitazione.
- I proprietari di un’abitazione sono protetti dalla disdetta.
Quest’ultimo aspetto è particolarmente importante in caso di ristrutturazioni complete o di edifici sostitutivi per abitazioni ormai vecchie. Nella terza età nessuno vuole essere cacciato dalle proprie quattro mura. Specialmente per le persone anziane che non vivono una situazione finanziaria ideale, il rischio di trovare solo un’abitazione sostitutiva molto più cara è elevato.
Svantaggi della proprietà d’abitazioni
Naturalmente la proprietà d’abitazioni è un’opzione solo quando si dispone di un patrimonio sufficiente anche se le condizioni dovessero cambiare. Gli immobili celano rischi finanziari:
- Gli interessi ipotecari in aumento rendono più costosi i costi d’abitazione.
- Se i prezzi degli immobili scendono, diminuisce anche la previdenza per la vecchiaia.
- Il valore locativo proprio incide sul conteggio fiscale.
- Le spese di ristrutturazione e risanamento pesano.
- Una componente fondamentale del patrimonio è vincolata all’immobile e non è liberamente disponibile.
Cosa dovrebbero fare i proprietari d’abitazioni? Calcolare il tutto con attenzione e pianificare per tempo (preferibilmente già prima dell’acquisto). La pianificazione finanziaria deve assolutamente tenere conto non solo degli interessi ipotecari (eventualmente in aumento), ma anche delle spese accessorie e della manutenzione. L’immobile deve rimanere sostenibile anche durante il pensionamento. Chi desidera vivere nella propria abitazione fino in età avanzata dovrebbe, da un lato, adeguarla per tempo alle esigenze che cambiano (p.es. evitare le barriere architettoniche) e, dall’altro, scegliere un’ubicazione vicina a trasporti pubblici e strutture sanitarie.
Conclusione
L’abitazione propria come quarto pilastro è una buona idea, se si dispone di denaro a sufficienza anche nella terza età. Un’abitazione propria adattata alle mutate esigenze può rimandare il soggiorno presso una casa per anziani o, con un pizzico di fortuna, addirittura impedirlo. Importante: se si desidera continuare a vivere tra le proprie quattro mura fino in età avanzata, l’ubicazione dell’immobile è decisiva. È pertanto indispensabile una buona pianificazione non solo finanziaria, ma anche strategica.
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