Il giocatore della Nazionale Stephan Lichtsteiner si lascia alle spalle un 2019 movimentato. I suoi progetti per il futuro.

Come e dove festeggerà il Natale?
Nel modo più classico: sempre in famiglia, in giorni e composizioni diversi e in vari luoghi. Di regola la nostra grande famiglia si riunisce già nei giorni precedenti il Natale. Negli ultimi anni purtroppo non ho potuto partecipare agli incontri. Quest’anno, per la prima volta dopo 14 anni posso godermi alcuni giorni di riposo a Natale, dato che la Bundesliga è in pausa invernale.

Quali persone hanno finora lasciato il segno nella sua vita?
Sicuramente i miei genitori che mi hanno sempre sostenuto in tutte le mie imprese e continuano a farlo. Mio fratello con cui parlo di tutto: della vita in generale e di calcio. Naturalmente anche mia moglie, grazie a lei riesco a conciliare carriera e famiglia, e i miei figli. E alcuni ottimi colleghi, che mi hanno sempre sostenuto in qualsiasi situazione e che hanno assistito alle partite. Bei tempi che ricordo volentieri.

C’è un momento della sua carriera che l’ha particolarmente commossa?
È difficile scegliere un momento particolare. I momenti decisivi li ho indubbiamente trascorsi nella squadra della Juventus, quando per sette anni di seguito abbiamo festeggiato grandi successi. È stato il più bel periodo della mia carriera, anche per le amicizie che sono nate.

Quali sono le cose importanti nella vita?
Anzitutto salute e soddisfazione per la mia famiglia e i colleghi. Inoltre è importante esserci per gli altri nelle situazioni difficili e rispettare il prossimo. Sono valori che cerchiamo di trasmettere ai figli. A volte nella vita si dà molto e si riceve poco. Ma non arrendersi mai ripaga. E... godersi l’attimo e apprezzare ciò che abbiamo e cosa ci offre il nostro paese. È un privilegio poter impostare e vivere la propria vita come si vuole. Più sei indipendente, più sei libero. Ma devi fare molto per questo.

Le farebbe piacere se i suoi figli volessero dedicarsi allo sport agonistico?
La cosa più importante per mia moglie e il sottoscritto è che i nostri figli siano felici e abbiano delle buone maniere. Il nostro amore per loro è incondizionato, a prescindere dal loro percorso professionale. Naturalmente saremo i primi a sostenerli se vorranno far carriera nel mondo dello sport.

Ha 35 anni, come sarà la sua vita ideale dopo la carriera da calciatore professionista?
È ancora troppo presto per affermazioni concrete al riguardo. Tuttavia, un anno dopo la fine della mia carriera vorrei conseguire dei diplomi di allenatore e portare avanti dei progetti privati che finora ho trascurato. Avrò finalmente più tempo da dedicare alla mia famiglia e questo mi rende felice. Vivo per il calcio da sempre. Ho avuto e ho tuttora una bella vita e spero vivamente che la mia famiglia ed io rimarremo in buona salute.

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Stephan Lichtsteiner, nato nel gennaio 1984 ad Adligenswil (LU), è un calciatore svizzero nonché capitano della Nazionale svizzera. Nell’agosto 2019 ha firmato un contratto di un anno in Bundesliga con l’FC Augsburg. Lichtsteiner ha iniziato la sua carriera nell’FC Adligenswil. Ha poi militato nelle fila del Grashopper Club Zürich, dell’OSC Lille e della Lazio per poi passare, nel 2011, alla Juventus. Ha realizzato sette scudetti consecutivi con la Juventus, ha vestito 105 volte la maglia della Nazionale e ha partecipato a cinque grandi tornei. È sposato e ha due figli piccoli.

Cosa farà nel 2021?
Purtroppo non sono un chiaroveggente (ride). Il 2021 è ancora molto lontano. Pe quanto possa suonare banale, vivo il momento. Io stesso sono curioso di vedere come sarà la mia vita tra due anni.

Che importanza riveste, per lei, la previdenza finanziaria?
Mi occupo dell’argomento. La previdenza è importante, perché serve a tutelare la famiglia.

Lei è bancario di formazione. Si occupa dei suoi affari personalmente?
Mi occupo della previdenza insieme a specialisti, scambiamo regolarmente le nostre opinioni sull’argomento.

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